sabato 30 aprile 2011

Non passi lo straniero...anzi il forestiero.

"...Ero forestiero e non mi avete ospitato."
Matteo 25-43


Il federalismo leghista è roba riciclata. Da quando è nato il Carroccio, Bossi e compari parlano di autonomia regionale, di secessione , di indipendenza, di "stranieri fuori dalle palle" ed altre bestialità. Non sanno, meschini, che le lor teorie sono già state ampiamente applicate nel Cicolano i cui paesi,da centinaia di anni, si considerano assolutamente autonomi. Persino gli indipendentisti baschi del partito Batasuna hanno preso contatti coi rivoluzionari di Collefegato, Corvaro, Spedino , Torano eccetera per chiedere consigli e strategie da applicare in virtù della loro causa secessionista. Storicamente parlando, neppure Garibaldi osò sfidare i Cimmeri del Cicolano e dovette chiudere la partita a Teano incontrandosi col Re, onde evitare una campagna per l'annessione del Cicolano all'Italia, che neanche lui avrebbe potuto vincere.

Ogni paese del Cicolano è un feudo a se stante: c'è il sindaco come autorità suprema , lo sceriffo, i notabili del paese (in genere medico , farmacista e proprietario del saloon) , il parroco col suo gregge zelante e il pecoraio col suo gregge belante. Insomma un microcosmo perfettamente funzionante che non riconosce la Costituzione e va avanti con regole proprie fatte di bandi e proclami (su questo farò un post a parte). Ma soprattutto una societa quasi perfetta che non vede di buon occhio i forestieri. Dicesi forestieri tutti coloro che non fanno parte dell'organigramma paesano, ovvero tutti coloro che vengono da fuori. Questo video vi illustrerà fedelmente quello che accade quando un forestiero vuole visitare un paese del Cicolano ( nella fattispecie Agua Caliente, una frazione di Torano)


Ovviamente forestiero non sempre è sinomino d presenza ostile o di nemico. La situazione varia di paese in paese. Dipende molto dal livello di mentalità locale, dal processo di alfabetizzazione, dai risultati ottenuti dai missionari gesuiti e dall'evangelizzazione.in generale. Ma in linea di massima il trattamento destinato ai visitatori non è dei migliori. Per chiarirvi meglio il ruolo del forestiero inserito nel tessuto sociale cicolano, ho preso in esame un paese il particolare.

CORVARO.

Corvaro rispecchia perfettamente l'urbanistica cicolana. Si presenta come un tipico villaggio di frontiera con la classica via pricipale battuta da apette, trattori mietitrebbie e corriere, con le case e le botteghe che si sviluppano ai lati. Inevitabilmente , quando un forestiero entra in paese si trova puntati addosso decine di occhi sospettosi. Gli uomini del posto escono lentamente dal bar mentre magicamente parte in sottofondo una tromba messicana che suona un pezzo tratto da "Per qualche dollaro in più" , poi si posizionano sulle sedie che stanno fuori , girando le stesse in modo da poter poggiare gli avambracci sullo schienale. Quindi qualcuno si accende una sigaretta strofinando il cerino sullo sperone dello stivale, altri iniziano a masticare uno stuzzicadenti altri ancora sputano a terra pezzi catramosi di tabacco da masticare. Il forestiero, imbarazzato cerca allora un approccio con la popolazione locale iniziando con un plateale “Salve, come va?”

Cinque minuti dopo possono accadere queste cose

1 )il forestiero viene picchiato senza motivo poi cosparso di pece e piume e cacciato via;

2) il forestiero si trova costretto a sfidare uno dei campioni del paese facendo a botte nella sala giochi locale ( guarda il video)

3)il forestiero si prende tranquillamente un caffè ( ma dentro gli hanno messo del veleno di vipera)

giovedì 28 aprile 2011

Il Ripetitore Infernale

Se parlate di tecnologia con un abitante del Cicolano, in linea di massima lui vi mostrerà tre cose:

1. La sua nuova doppietta coi proiettili calibro 12 fatti in casa e riempiti di sale grosso;

  1. Le ultime modifiche apportate alla sua Ape Piaggio 50;

  2. Il suo nuovo televisore Mivar ultrachiatto ( simile ad una cassaforte stile El Paso mac on lo schermo) , a colori (almeno quelli primari) dotato di telecomando gigante da fondina.

Mi voglio soffermare sul terzo punto. Perchè un televisore profondamente demodè furoreggia ancora tra le mura domestiche delle famiglie cicolane? Eppure ai Magazzini del Popolo (2 km dopo il bivio di Spedino) c'è una buona selezione di tv color LCD, alcuni con l'HD , altri persino con il 3D (già ampiamente sperimentato dai nativi locali ogniqualvolta bevono la grappa di proncoio). La risposta è semplice: perchè comprare un televisore moderno e spendere quattrini quando in tutta la valle del Salto e dintorni si vedono da sempre solo ed esclusivamente RAI 1 ,Rai2 e Rai 3?

Nonostante l'avvento del satellite, nonostante i tentativi di costruire parabole limando i cerchioni delle ruote dei trattori, nonostante la campagna di sensibilizzazione all'uso del digitale terrestre( inutile perchè i decoder venivano scambiati per autoradio ed istallati forzatamente nelle Fiat125 , nelle Ritmo e nelle A112 Abarth) nessuno ha mai potuto vedere un solo programma delle reti Mediaset o delle emittenti locali. Quali sono le cause di un simile embargo telecomunicativo?

Il problema fondamentale è uno solo.

Chiedete ad un abitante di Collefegato , o di Grotti o di Torano perchè si vedono solo tre canali e lui, sconsolato, vi risponderà così : “ E' colpa de ju Repetitore”

Nella foto, un comunissimo ripetitore...

Ju Repetitore, ovvero il Ripetitore. Ju Repetitore non è un normale ripetitore di segnale tv, Ju Repetitore è una presenza viva, semidivina, ubicata in un luogo imprecisato sulle impervie montagne del Cicolano. E' un'entità senziente, dotata di poteri insondabili, non se ne conosce neppure il vero aspetto. Molti temerari hanno cercato di localizzarlo attraverso una serie di infruttuose spedizioni al fine di distruggerlo per sempre. La maggior parte di loro è morta e i sopravvissuti sono tornati completamente pazzi.

Questa è una spedizione datata 1924. Ma nel 1924 la televisione non c'era ancora , direte voi. La televisione no, ma il ripetitore era già stato misteriosamente istallato ( o autocreatosi).

Anche l'eroe spedinese Richard Desideri, si è cimentato inutilmente nella ricerca del ripetitore nel 1990.

Alcuni superstiti rinchiusi nel Centro di igiene Mentale del ColleMaggio Asylum, sottoposti a lunghe sedute di ipnosi regressiva, per far affiorare qualche ricordo della loro brutta esperienza , hanno persino dichiarato di aver visto il Ripetitore. Ma le loro descrizioni sono assai discordanti. Fondamentalmente ci sono tre macrocategorie raffigurative del soggetto:

RAFFIGURAZIONE KUBRIKIANA

Il ripetitore sarebbe un monolito nero che emana radiazioni e manda messaggi telepatici in dialetto del tipo : “Levete da mmezzo aji pei “cioè "Levati dai peidi" , “ nun te fa revede!” cioè "non farti più rivedere" e “ te pozzenu 'ccie" ovverosia "che ti potessero uccidere".

RAFFIGURAZIONE ZARDOZIANA

Il ripetitore è visto come un'enorme testa di pietra che emette jingle pubblicitari, bolettini meteo e canta canzoni di Emilio Roy.

RAFFIGURAZIONE SAURONIANA

Il ripetitore è visto come un'enorme torre nera sormontata da un minaccioso occhio fiammeggiante.

Concludendo, mi auguro che ben presto l'egemonia del Ripetitore abbia fine e che il Ripetitore stesso possa concedere delle zone franche nel territorio da lui dominato, dove poter vedere qualche canale di Sky, non dico tutti ma per lo meno quelli che trasmettono fil d'azione. E' frustrante sapere che il massimo della violenza televisiva per un abitante del Cicolano sia Don Matteo.



martedì 26 aprile 2011

Frutti esotici go home!

"Che cazzu ve stete a magnà, ve pozzino remagna 'e zampi pe rabbia de fame?"
Compà 'Ntonio, vendendo dei giovani che mangiavano bacche

Avete presente il simpatico Bear Gryll , it tizio che fa documentari estremi, quello che viene abbandonato in una qualsiasi zona impervia del mondo (deserti, giungle, distese ghiacciate) e per sopravvivere beve la sua urina e mangia radici, larve, insetti, serpenti, merde di topo, panini dello zozzone? Ebbene, sappiate che se l'è sempre cavata. Tutte le volte tranne una. Quando è stato lasciato senza acqua ne viveri in mezzo ad un famoso bosco del Cicolano, che tutti conoscono col terribile nome di Ju Pacu ovvero l'Opaco, lo Scuro e velatamente il Terribile. Bear è stato ritrovato in fin di vita, provato dalla fame e dalla disidratazione. Non è stato in grado di trovare nulla di commestibile. Il poveretto ignorava che solo un abitante del Cicolano può trarre sostentamento dalle sparute risorse che egli può scovare.
Per iniziare, ve ne voglio svelare tre.

IL CRUGNALE



- detto anche prugnale, in italiano credo si traduca col termine corniolo. Se vi trovate a percorrere una mulattiera in mezzo al bosco potrete avvistare, ai lati della strada, dei grossi cespugli colmi di bacche rosse leggermente oblunghe, imperlate di rugiada mattutina o pisciazza di vacca serotina, i crugnali appunto. Senza indugio, tanto una volta addentrati nei boschi del Cicolano si muore comunque, addentate una di queste prelibatezze. Sentirete subito la vostra lingua divenire felpata come una tuta Original Marines mentre un succo acre vi scenderà lentamente nel gozzo e sentirete anche il vostro sfintere anale rattrappirsi e chiudersi fino ad implodere. Questo significherà che avete mangiato una bacca acerba, altrimenti assaporerete qualcosa non dissimile dal gusto del Biochetasi scaduto.

IL PRONCOIO



- tradotto potrebbe suonare come pseudoprugna. In effetti si tratta di un'altra piccola bacca violacea che cresce a grappoli su una pianta spinosa. Il suo sapore dolcissimo può causare diabete fulminante e cancrena delle dita dei piedi in meno di 15 minuti. Inoltre il proncoio ha la proprietà di essere fortemente lassativo: tale effetto si concretizza nelle cosidette "feci a metraggio". Dalla fermentazione del proncoio in alcol si può ricavare anche un'ottima grappa dagli effetti altamente lesivi per le sinapsi umane, come potete vedere nel seguente video:


LE MELUZZE



- Ultimo esempio di cose semi commestibili che potrete trovare nel Cicolano sono le meluzze. In pratica si tratta di semplicissime mele selvatiche dal sapore piuttosto aspro. Non causano particolari danni all'organismo; l'unica accortezza da prendere prima di mangiarne una è quella di verificare che non ci siano vermi. Perchè, qualora vi capitasse la sfiga di ingerirne alcuni, sappiate che verrete subito presi come protagonisti per una puntata de I miei Parassiti durante la quale un medico parassitologo che si spara le pose vi curerà dapprima con dolorissimi clisteri a base di napalm per frenare la crescita dei vermi nello stomaco (avete presente Tremors?) e successivamente , per debellare quelli rimasti, invierà dei suoi colleghi specialisti direttemente nel vostro intestino.
Eccoli i dottori Yanma, Akebe e Mamezo:

sabato 23 aprile 2011

The Pantasima of the Opera...

"The Pantasima of the Opera is there, inside my mind..."
Andrew Loyd Webber , durante la festa di S.Elpidio


Se vi trovate nel Cicolano sul finire dell'estate, perchè vi siete fatti fregare da un tour operator sotto acido o perchè siete stati rilasciati dagli alieni dopo un'abduction (non ci sono altri motivi umanamente validi), allora avrete la possibilità di imbattervi in una delle innumerevoli feste paesane . Lì, tra bancarelle di formaggio puzzolente contenente 20% caglio - 80% merda vaccina, dolciumi coloratissimi prodotti a Fukushima, calcinculo rotanti, tiri a segno con vere doppiette caricate a pallini, processioni con megastatua di un santo misconosciuto (S.Anatolia, S.Elpidio ,S.Agapito and so on...), concertoni di star locali tipo "Gli Angeli di Strada" o "Pasqualino e Polanka" e magari di vecchie glorie come Nico dei Gabbiani, Mal dei Primitives oppure gli onnipresenti Cugini di Campagna, vi capiterà, a fine festa , prima dello spettacolo pirotecnico che fa impallidire per violenza i raid su Kabul, di assistere al Ballo della Pantasima.
Cioè questo:



Dicesi PANTASIMA o anche "pupazza", un fantoccio di cartapesta dalle sembianze vagamente antropomorfe, imbottito stile kamikaze o stile Gundam, di fuochi artificiali, mortaretti, razzi, fontane con scintille, bombe carta e altri tipi di esplosivi (Semtex, C-4, Trinitrotoluene e il caro vecchio Ammonal), al cui interno si introducono dei sedicenti "danzatori" , che in realtà sono gli uomini più avvinazzati del paese. La pantasima viene fatta ballare dai suddetti alcolisti tra la folla festante che si dimena attorno ad essa o la circonda con simpatici girotondi ( di minima durata perchè nessuno comprende l'esatto senso di marcia del girotondo stesso). Quando l'arsenale della pantasima ,azionato da fuochisti paramilitari, si esaurisce, la pupazza viene data alle fiamme. Il significato di questa performance è semplice; deriva direttamente dal pensiero contadino: è l'allegoria non solo della fertilità di Madre Terra, ma anche una sorta di esorcismo che scaccia il male e i cattivi pensieri ( e visto l'elevato volume di fuoco anche eventuali attacchi aerei).
Un esempio fondante di folklore locale quindi, ma ci sono una serie di importanti migliorie da fare, affinchè questa tradizione possa resistere nel tempo e non venir soppressa (come è emerso dai documenti di Wikileaks) da un'imminente risoluzione Onu , data la sua pericolosità.

PUNTO PRIMO - LA SICUREZZA

Accurati studi condotti dalla Collefegato University (gemellata con la Columbine High School) attestano che dal dopoguerra ad oggi si sono verificati più di 10.345 incidenti legati all'uso incosciente della pantasima. I più frequenti sono:

1) eccessivo potenziamento della pantasima. Il materiale bellico-pirotecnico sempre più ricercato ( la rivalità tra paesi impone la regola che la pantasima più bella sia quella meglio armata) spesso viene montato male o gestito erroneamente dall'imperizia degli artificieri. Con conseguenze spesso devastanti.
Nel video seguente, realizzato dallo spedinese Tomminik , si vedono i traccianti e i razzi Agm114 Hellfire installati sulla pantasima della festa di S.Anatolia, partiti accidentalmente e finiti contro la torre medievale del vicino paese di Torano



Per rimediare efficacemente a questo tipo di problema, bisognerebbe ridurre l'attrezzatura offensiva delle pupazze, ma questo è difficile visto il giro d'affari semiclandestino che si è creato attorno alla pirotecnia legata al traffico d'armi ( un triangolo che ha i suoi vertici a Corvaro, S.Pietroburgo e Kirkuk). Un'idea è stata avanzata dalla Protezione Civile di Magliano dei Marsi, ed è quella di distribuire corpetti di kevlar e tute ignifughe alla popolazione e di far intervenire in casi di estrema emergenza ( quando si arriva a Defcon 1 ) del personale altamente specializzato, tipo il tizio di cui sotto:




2) eccessiva ubriachezza del danzatore. L'ebbrezza cronica caratterizza il curriculum dei "ballerini" che si infilano incoscienti nella pantasima senza aver fatto nessun corso di addestramento. I volteggi e i saltelli scoordinati sommati al peso mastodontico della pantasima, vanno ad alterare l'equilibrio già precario del danzatore. Spesso si sono verificate cadute con conseguente esplosione della pantasima e dell'occupante o peggio, il già citato arsenale che dovrebbe venir lanciato verso l'alto, trovandosi la pantasima a terra, viene sparato inesorabilmente ad altezza uomo, tipo repressione militare cilena. Infine è capitato anche che il danzatore, spossato dall'ubriacatura si sia addormentato dentro la pantasima che poi è stata data alle fiamme con lui dentro!
Se proprio di devono immolare vite umane, le varie Pro Loco e i Comuni potrebbero scritturare :

Almeno gli ridiamo quel quarto d'ora warholiano di celebrità ormai perduta, abbiamo professionisti che non abusano d'alcol e magari la loro esperienza li può salvare da una fine impietosa ( ma non dal liciaggio della folla)










PUNTO SECONDO - IL RESTYLING

Esteticamente le pantasime non entusiasmano più. Il loro look è rimasto inalterato da troppo tempo: sono ancora grossolane, rozze, ultra kitch. A metà strada tra le bamboline vudù e i lavoretti dei bambini che seguono i laboratori Munari, le nostre pantasime necessitano un forte adeguamento alla moda dei tempi. Guardate che roba:



Per questo è stato contattato uno dei più grandi disegantori e progettisti di pantasime di tutti i tempi, che viene direttamente da Petrella Salto e si chiama GO NAGAI. Nagai ci ha proposto una serie di modelli di pantasime davvero futuristiche e colorate che si potrebbero concretizzare a breve: gli armamenti pirotecnici sono ridotti all'essenziale, e questo va a risolvere anche il problema numero uno sopraelencato, l'aspetto richiama l'iconografia degli antichi bestiari cicolani e gli affreschi presenti nelle sperdute chiesine della Valle del Salto, i materiali sono a prova di incendio ed ecosostenibili. Qui di seguito ve ne mostro un' anteprima assoluta:

Modello raffigurante S.Anatolia. Come vedete la pantasima in questione ha solo due razzi che in realtà racchiudono circa 5000 mortaretti. I 2 razzi si aprono tipo shrapnel e rilasciano in aria i botti. Percentuale ridottissima di vittime tra i civili.



venerdì 22 aprile 2011

Intro

Con l'espressione "Te pozzi cecà" , ovvero " che potessi restar cieco", gli abitanti del Cicolano (territorio laziale che comprende la valle del Salto e arriva fino alla Marsica), sono soliti salutare scherzosamente gli amici e i conoscenti, esprimendo così un profondo sentimento di stima e rispetto. Altre espressioni di benevolenza possono essere "pozzi crepà" ( potessi morire malamente), "pozzi fà nu vommeco è sangue" (che potessi avere forti conati seguiti da abbondante emorragia ematica) e un pittoresco "te pozza scoppà nu furmine n'capu" ( potessi venir bersagliato da un fulmine). Ho deciso di chiamare così, con una di queste colorite frasi un blog che vuole partire da un serio presupposto: non c'è bisogno di andare ad esplorare la giungla del Borneo, finire in Africa o penetrare nel cuore dell'Amazzonia per cercare nuove tribù dove la civiltà non è ancora arrivata. Basta semplicemente prendere la macchina o la "corriera" , ovvero il pullman Cotral, percorrere la A24 ed imboccare l'uscita Valle del Salto. Da lì in poi si aprirà un modo sconosciuto popolato da autoctoni che, per usi e costumi assurdi, non hanno nulla da invidiare ai Kaiowa , agli Zulu ai Daiacchi o alle popolazioni aliene incontrate dal capitano Kirk durante i suoi viaggi interstellari.

Giudicate dai seguenti video se ci sono sostanziali differenze antropologiche.

Danza tribale degli Zulu - Kwazulu Natal - Sud Africa





Danza tribale dei Corvaresi - Corvaro - Cicolano